Patina caldamente amata

Antiquariato con patina

La questione del giusto grado di restauro, della conservazione di ciò che vale la pena di conservare, della conservazione o dell'eliminazione dei segni dell'età e dell'uso, divide sempre l'industria dell'antiquariato.
Alcuni amano i loro mobili finemente restaurati, in perfette condizioni e perfettamente funzionanti, mentre altri amano il fascino dell'usato e interpretano le tracce d'uso come una caratteristica importante dell'antichità e un segno di età e autenticità.

Ma chi vuole avere la presunzione di decidere quale sia la patina giusta? Ognuno non deve forse deciderlo da solo, in base al proprio gusto personale?

Per l'antiquariato non esiste una definizione generalmente vincolante di patina e la valutazione della presenza di patina o degrado è assolutamente soggettiva. Il grado di patina che vale la pena conservare deve essere deciso dalla persona che possiede il mobile, che vive con il mobile o che commercia in mobili antichi. Finché un mobile è amato, finché è vissuto e finché può essere venduto bene, ha il suo diritto di esistere. Che abbia o meno una patina.

Lo stato originale di un mobile antico

La vera condizione originale di un mobile antico esisteva solo quando è uscito dalla bottega del suo costruttore 100, 200 o anche più anni fa. E a quel tempo era certamente privo di patina.
Da quel momento in poi, la patina ha iniziato a crescere. I mobili sono stati usati, i cassetti sono stati aperti e chiusi, le porte sono state sbattute, i piani dei tavoli sono stati puliti più volte. E questo per decenni. In tutti questi anni, non solo le forze di trazione, pressione e attrito hanno avuto un effetto, ma anche le fluttuazioni di temperatura, le variazioni di umidità e la luce del sole. Le superfici in pelle e le dorature a fuoco si sono consumate, le impiallacciature si sono staccate e tutto il legno si è mosso al ritmo delle stagioni.

La mia opinione personale è che ogni graffio, ogni scolorimento e ogni stranezza raccontano la loro storia e sono testimoni di decenni belli e meno belli.
I segni dell'età e dell'uso modellano il carattere di un mobile e gli conferiscono un certo fascino. Ci spingono sempre a pensare con chiarezza all'età del mobile e a ciò che ha già vissuto.

Se il restauratore ha la possibilità di scegliere, cioè se è tecnicamente possibile conservare la patina e se il cliente non richiede espressamente il contrario, allora dovrebbe restaurare il mobile conservando la patina, anche se spesso questo comporta un maggiore impegno e quindi anche costi più elevati.
Perché in linea di principio vale quanto segue: la condizione di una patina vecchia di decenni esiste solo una volta. Una volta "restaurata", la patina rimane "restaurata".
Deve quindi essere creata da zero, perché una vera patina non può essere ottenuta con qualsiasi macchia al mondo: una vera patina ha bisogno di tempo. Deve crescere e fiorire nel corso di decenni e secoli.

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