Il termine "ebanizzazione" si riferisce all'annerimento del legno. Come suggerisce la radice della parola, in questo modo si cercava di imitare il costosissimo ebano.
Questa tecnica è particolarmente diffusa sui mobili antichi dell'epoca Biedermeier. All'epoca, l'ebano era molto popolare per creare contrasti con legni chiari come il ciliegio, la betulla o il frassino. Chi trovava l'ebano troppo costoso lo imitava tingendo di nero il legno locale. Il legno più adatto a questo scopo era il pero, che aveva una venatura debole.
L'annerimento si otteneva mescolando gommalacca e fuliggine e lucidando con questa miscela gli elementi da annerire.
L'ebano veniva utilizzato, ad esempio, per intarsi di tasti o di fili. Le parti più grandi, come le colonne o i battipanni, erano piuttosto ebanizzate.
L'ebanizzazione era così popolare nel periodo Biedermeier viennese che interi mobili venivano anneriti.
La tecnica era altrettanto popolare nello Storicismo francese, nella cosiddetta epoca di "Napoleone III".